sabato 29 dicembre 2012

Pietre miliari & cavoli a merenda...


Ultimo sabato del 2012: è tempo di tirar le somme sugli ultimi nuovi arrivi...




Cominciamo con due Mammut, uno biografico l’altro romanzesco. Il primo risponde al nome di Vasari il secondo a quello di Verne. Vasari fu architetto e pittore, ma non pensò solo alla propria, di arte, pensò anche a quelle dei colleghi, e scrisse Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, che è una “pietra miliare della storiografia artistica”, e non lo dico io, lo dice Wikipedia, e lo diceva anche il mio professore di Storia dell'Arte al liceo..
Veniamo a Verne: in questo Mammut, intitolato I grandi romanzi, troverete tutte le opere d’avventura sue più note. E si sa che Jules Verne, della letteratura d’avventura, è un maestro indiscusso.
  
Cavoli e muffins: si avvicina il Capodanno, ovvero si avvicinano due chili in più per tutti (o quasi). Questo libro di cucina propone invece ricette leggere, all’insegna di un “genere” alimentare di cui vi capiterà di aver sentito parlare: il macrobiotico che ,però, le autrici rileggono in chiave personale. Semplicemente, per dar più gusto.

Tobermory e altre storie, Saki (H. H. Munro): Hector Hugo Munro, altrimenti detto Saki, non è molto conosciuto, a differenza di altri autori del genere, cioè quello della short story, di cui fu invece abile artigiano, arguto, dinamico e satirico. In questa raccolta c’è la dimostrazione.

Le mura della malapaga: questa è l’opera d’esordio di Enzo Chiarini, nato a Genova, e lì vissuto. E siamo a Genova anche nel romanzo, è la fine del ‘900. Siamo nel centro storico precisamente, dove si muovono figure umane emarginate o subdole: prostitute, boss mafiosi, assassini, criminali vari, poverissimi. E un ragazzino, chiamato Vittò, che tra i vicoli intraprende la strada della malavita.


..detto questo... Buona Lettura, Buona Fine Anno & Buon Inizio!

mercoledì 26 dicembre 2012

Nuovo ciclo di incontri... seminario 'UOMINI & DONNE'

..Cari Lettori, Amici e Simpatizzanti, spero abbiate passato un buon Natale.. Tra pochissimo questo 2012 volgerà al termine e festeggeremo i primi 4 mesi di vita di Piccola Libreria Andersen. Cosa si può desiderare di meglio? Per festeggiare il nuovo Anno, vi presento un piccolo anticipo del programma degli incontri del 2013. Dopo l'incontro con l'autrice Sabrina Dal Molin il giorno 6 Gennaio (ahimè, le iscrizioni sono già chiuse!) inizieranno gli Incontri del Mercoledì . Le prime due serate saranno presentate da Elena Pozzan, e avranno come tema

               'UOMINI & DONNE: questi sconosciuti'



MERCOLEDI' 13 FEBBRAIO:
 
UOMINI & DONNE: Siamo diversi! Che ce ne siamo accorti o meno, uomini e donne sono diversi, non solo anatomicamente, ma soprattutto psicologicamente e biochimicamente. E' lampante, eppure , dimentichiamo di provenire da mondi diversi e lontani. Uomini e donne hanno modi diversi di comunicare, di pensare, sentire, percepire, reagire,comportarsi, amarsi. La serata si prefigge di porre chiarezza su chi siamo, come si organizzano gli ingranaggi intimi del nostro essere Uomo e Donna, come accettarci per come siamo e approfittare delle nostre innegabili qualità che nascono proprio dalla diversità, spostando lo sguardo dalla nostra sterile insoddisfazione verso nuove possibilità di comprensione e comunicazione reciproca.

MERCOLEDI' 06 MARZO:

IL CERVELLO DELLE DONNE: come gli ormoni influenzano il cervello della donna. Il cervello di una donna non è uguale a quello dell'uomo: ha dimensioni diverse e diversa disposizione delle cellule cerebrali ed è fortemente influenzato dagli ormoni. Gli ormoni condizionano a tal punto il cervello femminile da spingerlo a percepire in maniera diversa la realtà e la vita stessa, dando forma ai suoi valori e ai suoi desideri e determinando le sue priorità.  La serata vuole condurci verso la conoscenza di come il cervello femminile sia un meccanismo estremamente complesso e variabile che determina le caratteristiche intrinseche di ogni donna.
 


Elena Pozzan operatrice del benessere, da oltre 15 si occupa di filosofia del benessere e massaggio. Ricercatrice e Life Coach in continua evoluzione ed espansione pone l'attenzione su tematiche evolutive e comunicative che possano migliorare la vita di ognuno di noi!

venerdì 21 dicembre 2012

Ultima recensione prima di Natale**


Sesso, Droga & ... CICCIA!

Cari sopravvissuti alla Fine del Mondo:
anche in questo penultimo venerdì del 2012, ultimo venerdì prima di Natale, terzo venerdì del mese, cinquantaduesimo venerdì dell’anno (se ho azzeccato i conti), vi consiglio qualche libro 'particolare' da leggere durante le *Feste Natalissie*:

- Narcopolis, Jeet Thayil: questo è un autore indiano, e dell’India qui ci parla, di esperienze vissute in prima persona, che chiamano in causa oppio, eroina, artisti che d’oppio e eroina fanno uso, e i peggiori bordelli di Bombay. Thayil non si può dire che non conosca bene ciò che racconta: vi ha vissuto due anni interi immerso, e ha tentato per ben 31 volte di disintossicarsi.
Finché ci è riuscito, ma a New York.


- Ammazzaciccia, Laura Rangoni: questo è un libro che punta a un’alimentazione senza eccessi, il che, con il Natale alle porte, è da escludersi venga messo in atto. Ma l’ebook potrebbe tornare utile il 7 gennaio, quando tanti si riprometteranno, come ogni anno, di perdere il più velocemente possibile quella massa di ciccia (per usare l’esplicito termine del titolo ) in più che è comparsa silenziosa.

- Mariti alla brace, Betty Mindlin: a differenza del precedente, e per fortuna, non è un libro di cucina. È uno studio, un’indagine, un approfondimento, chiamiamolo come vogliamo, su chi vive nel bel mezzo della Foresta Amazzonica. Gente che non abbiamo modo di incontrare proprio tutti i giorni, insomma, e che è molto diversa da noi per quanto riguarda i rapporti tra uomo e donna, e il sesso.

- Ri-vedersi, Fabio Piccini: Piccini è un medico, uno psicologo. Partiamo dal fatto che lo specchio l’hanno inventato solo a fine ‘700, e che questo ha cambiato tutto. Pensiamoci un attimo: cominciare a vedere, nitidamente, la propria immagine, non è cosa da nulla, non può non avere conseguenze irriversibili sul modo di concepirsi e considerarsi. Ecco, questo libro parla di questo.

mercoledì 19 dicembre 2012

Un regalo di Natale in anticipo.. :-)

Intervista a Piccola Libreria Andersen su BASSANONET.IT

                                                                                       **Grazie**




venerdì 14 dicembre 2012

... Nuovo Concorso!!♥La Lettera d'Amore♥


Piccola Libreria Andersen premia la Lettera d'Amore più bella...





 Questo nuovo Concorso non ha la pretesa di essere un "concorso letterario" vero e proprio, ma solo una prova tra chi ha voglia di confrontarsi con simpatia e affetto sulla scrittura di una lettera d'amore, il premio sarà una copia del libro 'POESIE D'AMORE' di Rabindranath Tagore e per tutti i partecipanti ci sarà la soddisfazione di essere visti e letti sulla nostra fan Page e Blog ( e di aver scritto una bella lettera con amore e intelligenza) ♥...
A maggior ragione ringrazio ancora tutti voi della partecipazione e non è detto che in futuro da una piccola cosa non nasca qualcosa di più.. anche per merito vostro! ... Il Concorso è aperto fino al 14 Febbraio 2013!! ♥ Grazie a Tutti :-) Buon concorso ....

Inviate le vostre lettere via: messaggio privato alla Fan Page di Piccola Libreria Andersen oppure alla mail piccolalibreriaandersen@yahoo.it ... Grazie! :)

Coffee & Tv....


Non c'entrano i BLUR!
...
È stata una settimana difficile questa. Niente di preoccupante, solo che alcuni dei miei elettrodomestici hanno deciso di porre fine alla loro carriera. Una caffettiera elettrica, che non ho MAI usato, e che volevo utilizzare come regalo di Natale- riciclato :-P
Qualche giorno dopo è stata la televisione a spegnersi e a non riaccendersi più. O meglio, a non farmi più vedere le immagini ma solo a farmi sentire l’audio. Le ho dato l’estremo saluto..
Da questi piccoli drammi in casa Bordignon prende l’avvio la recensione di oggi che parlerà di due cose distanti tra loro, sulle quali, appunto, qualcuno ci aveva già fatto una canzone: caffè e televisione. Metti su la caffettiera, abbassa il volume della tv, cominciamo!

Il primo caffè che vi voglio offrire è un caffè sospeso. Non è un caffè che levita dal suolo come per magia, ma è un libro di Luciano De Crescenzo, lo scrittore napoletano famoso per i suoi ragionamenti, i suoi discorsi che mischiano saggezza popolare, filosofia greca e aneddoti personali. È un po’ come incontrare Socrate al bar e ascoltarlo raccontare storie e fare discorsi mentre intanto mette lo zucchero nella tazzina. In questo libro De Crescenzo dà il meglio di se, un libro da leggere con calma e rilassatezza, aspettando che lo zucchero si sciolga. Se vuoi puoi aggiungerci pure una sfogliatella, per rendere il quadro completo.
Il secondo caffè invece è meglio non offrirlo, visto che si tratta del Caffè di Sindona. Qualora   non lo si conoscesse, Michele Sindona è stato un uomo potentissimo tra gli anni Sessanta e Settanta, invischiato in traffici non proprio pulitissimi con lo IOR, i servizi segreti e altri misteri d’Italia ancora non svelati. Qui si ricostruisce tutta la sua storia, fino al caffè al cianuro con cui fu ucciso in carcere nonostante si trovasse in una zona isolata dagli altri detenuti. Non ho mai creduto molto alla linea della difesa: dissero che loro il cianuro lo usavano come dolcificante.
Per evitare di non farvi dormire stanotte, facciamo l’ultima pausa caffè, o meglio La lunga oscura pausa caffè dell’anima. È un libro strano da definire, potrebbe essere un giallo soprannaturale di fantascienza scritto da Douglas Adams, lo stesso autore della Guida galattica per autostoppisti. Ci si trovano dentro divinità nordiche, un detective olistico e un frigorifero molto, molto sporco. Cosa c’entra col caffè? Niente, ma curiosamente il titolo originale era La lunga e oscura ora del dell’anima. Per farvi capire come il caffè sia un elemento imprescindibile per la  cultura italiana e quanto io abbia sofferto per la dipartita della mia caffettiera MAI usata.


giovedì 13 dicembre 2012

Il Calendario dei Bibliotecari-Una iniziativa creativa :-)



Il Primo Amore non si scorda mai... Per questo oggi parlerò delle Biblioteche :-) e in particolare di...
 ... un' originale iniziativa, nata al fine di sostenere la Massachusetts Library Association (*Associazione Biblioteche del Massachusetts*). L'idea l'hanno avuta i componenti del gruppo 'promozione dei servizi ai giovani' di un piccolo paesello americano. Menti creative hanno prodotto un - ricco- calendario di fotografie che ritrae i tatuaggi dei bibliotecari. Ben '16 modelli' si sono prestati e divertiti a posare nelle sale delle biblioteche d'America, con un nobile scopo:  la vendita del libro servirà per raccogliere fondi per le casse dell'Associazione e per sensibilizzare gli utenti e avvicinarli al più importante ente di cultura pubblica gratuita.

La 'Massachusetts Library Association' (MLA) è un organismo il cui scopo è quello di proteggere /promuovere la comunità bibliotecaria dello Stato e difendere la libertà intellettuale di ogni singolo individuo. Questo è quanto garantisce un team di sostegno per i bibliotecari , che  affronta le questioni legislative legate a questo delicato lavoro e nel contempo li supporta e aiuta nella crescita professionale. Che dire? ... Complimenti Ragazzi!
 

mercoledì 12 dicembre 2012

Questo non è un 'post'. E' una lettera.



Il tema del post di oggi viene da due aneddoti capitatimi nel weekend. Il primo: non so se a voi è successo recentemente, ma io, dopo credo 7 anni, ho ripreso in mano una penna e ho scritto una lettera “alla vecchia maniera”. Su un foglio di carta, strappato dalla metà di un quaderno. Il secondo episodio ha per protagonisti un padre e i suoi due bambini, con in mano, ciascuno, una busta da lettere, tutti e tre accanto a una cassetta della posta. C’era indecisione, nei fanciulli. Non sapevano in quale delle due fessure imbucare le missive.
 

Il padre: “Scusate ma… dove abita Babbo Natale? ..A Travettore di Rosà?”.
I figli: “Nooo”.
“E allora ‘per tutte le altre destinazioni’!”.


L’ho fatto anch’io, a quell’età, imbucare concretamente la lettera per Babbo Natale. La vicinanza dei due episodi, successi a distanza di circa 22 ore, mi ha fatto propendere per questa scelta: oggi vi parlo di quel cimelio chiamato “lettera”.

 
Scritti a mano*
Se è cimelio che l’ho chiamata, cade a pennello un libro che abbiamo voluto tra i consigli di dicembre: L’estinzione dei tecnosauri. Le lettere e le cassette postali, così come i fax, s’annoverano tra quegli strumenti che stanno sull’orlo del dirupo del disuso. Ce ne sono altri che il salto l’hanno già fatto. Pensate alle videocassette. E altri ancora che son stati buttati di sotto prima ancora di vedere la luce del commercio, oggetti di cui ignoriamo la passata esistenza, a cui qualcuno ha deciso di mettere fine preferendo altri progetti.
Ci sono lettere che hanno del merito e diventano libri. È successo col De Profundis di Oscar Wilde, una lettera all’amante che fu per lui gioia e dolore e causa di incarcerazione. Proprio dal carcere gli scrive, ripercorrendo l’intera loro storia, confidando e considerando cose fino a quel momento taciute. Se Wilde è ricordato oggi soprattutto per i suoi aforismi e le sue commedie argute, qui si troverà un altro Wilde, quello accorato che parla di sé senza l’artificio dell’arte. In quest’edizione ci sono entrambi.
Terzo modo possibile di guardare a una lettera: come personaggio di un romanzo. L’idea ce l’ha avuta Agatha Christie, che ha pensato bene di usare le lettere come strumento di morte in Il terrore viene per posta. Non si tratta di lettere particolarmente affilate, non portano la fine in quel senso, ma attraverso il loro contenuto. Sono lettere anonime, che non lasciano altra scelta al destinatario, che appena lette, le posa, e fa quel che solo può fare: suicidarsi.

Metodi d’altri tempi
*
Ora giochiamo coi tempi. Passato, presente e futuro. Tra i primi due si muove Franca Valeri in Le donne. Questo libro fu pubblicato cinquanta anni fa. Oggi viene riproposto, con parti nuove, che hanno come conseguenza di ritrarre una traversata tra le età: come e dove scrivevano le donne negli anni 60, come e dove scrivono oggi. Dalle lettere, agli sms, alle email. Cambia il supporto e cambia il contenuto. Si ha un affresco comico, visto il mestiere dell’autrice, di ritratti femminili già andati, ancora presenti o in via di formazione.
Infine, il futuro. Un futuro immaginato, e d’altronde non potrebbe non esser tale. Andrea Tarabbia se lo figura così: due Stati, una guerra e un metodo particolare di comunicare: messaggi criptati tracciati su missili. Chi pensa a scriverli , nello Stato di H., sono le bambine rimaste orfane, a cui s’insegna a farlo con una calligrafia perfetta, una calligrafia che sia arte della guerra. Finché un giorno, dall’altro Stato, arriva un missile con un messaggio che non si riesce a decifrare.

domenica 9 dicembre 2012

Filastrocca di Natale ***



** Un dono di Natale **

Mille luci colorate nelle case e per la via
nella sacra notte santa scaldan il cuore di Maria
 Maria corre verso casa con un sacco assai prezioso
che ha raccolto lungo il fiume trovandolo curioso

Mentre a casa se ne andava vide un sacco e si muoveva
non poteva esser magia ma qualcosa dentro c'era
Con coraggio senza indugio con la mano aprì la sacca
ed il cuore un salto fece così dalla mamma scappa

Bussa forte alla sua porta e la mamma apre di corsa
la sua bimba stringe al petto un sacco assai sospetto
No ti prego non un altro gli animali li amo tanto
ma più posto non abbiamo dopo cani, gatti, pesci,
da te mi aspetto anche un gabbiano

Ma di gabbiano non si tratta questa volta non è un gattino
la piccina apre la sacca e li dentro c'è un bambino 
 
Bambinello appena nato nella notte del creato
ti ha salvato una bambina con il cuore da regina
Maria dice alla sua mamma non sapevo questa cosa
basta chiederlo alla stella e un desiderio lei ti posa

Anche la mamma non sapeva che Maria nel bigliettino
a Babbo Natale aveva scritto che voleva un fratellino
Così adesso quel bambino nella santa notte salvato
il fratellino di Maria con sua gioia è diventato

Sabrina Zanella





Sabrina Zanella è nata a Bassano del Grappa il 10 aprile del 1972. Da sempre amante del genere fantasy, ha cominciato a scrivere racconti per bambini già da piccola, affinando la sua arte scrittoria negli anni 2000, quando inventava fiabe per suo figlio. Ha scritto diversi racconti, tra cui “La foglia infelice” (che troviamo nel libro
"Le fiabe dei sogni", Midgard Editrice 2012, p. 58)  che ha vinto un premio al concorso di scrittura creativa di Bassano del Grappa.







sabato 8 dicembre 2012

8 Dicembre.. Letture consigliate al calduccio


  
Il post di questo questo freddo-freddo sabato 8  dicembre è pieno di titoli di autori che si son fatti riconoscere. Vediamoli subito:
 

 come disse il saggio: “Sciascia non si discute”. E allora non posso non segnalare oggi che in settimana sono arrivati due suoi nuovi titoli: La scomparsa di Majorana e Il mare colore del vino.

Mo Yan: Premio Nobel per la Letteratura 2012 . Einaudi Editore e la sua  carrellata di nuove copertine: Sorgo Rosso, Le sei reincarnazioni di Ximen Nao, L’uomo che allevava i gatti, Grande seno, fianchi larghi, Il supplizio del legno di sandalo. Direi che la scelta non manca.


 Questo l’aspettavo: Pastorale americana di Philip Roth. Al centro un uomo che vede incrinarsi tutto, e quando dico “tutto” intendo proprio tutto. Dalla figlia, che prende strade ben diverse da quelle lungo le quali ha cercato di crescerla, alla moglie, alle convinzioni di decenni.

Ci sono nuovi arrivi anche per quanto riguarda un autore noto per un noto adulterio (non messo in atto da lui stesso, ma da un un suo personaggio), un autore del quale m’abbuffai all’età di 17 anni, comprando qualsiasi suo libro mi comparisse davanti: D.H. Lawrence. Due titoli sono comparsi in libreria pochi giorni fa: Mattinate in Messico e L’uomo che amava le isole.

venerdì 7 dicembre 2012

Sebastiano Zanolli- 6 Dicembre 2012 serata in Libreria




"Acquisire o migliorare le vostre capacità è sempre possibile osservando, ascoltando, ma soprattutto consultando i libri. LEGGERE è una delle grandi scorciatoie per il successo in qualsiasi campo. Tenete qualche libro a portata di mano... Comunque sia, usate il metodo che volete, ma fate brillare i vostri talenti ed acquisitene di nuovi. Anche piccoli, ma continuamente."

tratto da "La grande differenza"
di Sebastiano Zanolli

Grazie 

 

 Ringrazio tutti i partecipanti alla serata: siete stati il Top del Top!
                      Paola


mercoledì 5 dicembre 2012

Vita vissuta e Recensioni...


Ve lo confido subito: parlerò di qualcosa di cui non sono proprio profana. Ne parlerò perché negli ultimi giorni mi sono capitati sotto agli occhi due esempi di questo qualcosa, che è poi un’arte. Il primo esempio si chiama Krzysztof Iwin: Facebook  porta il vantaggio d’incappare in personaggi che altrimenti, probabilmente e purtroppo, non avresti mai conosciuto. Iwin è uno di questi. I suoi dipinti mi hanno fatto fermare per qualche mezzora a osservare. Poi c’è il secondo esempio: Leonid Afremov. Pure in questo caso il mezzo della conoscenza è stato Facebook: un mio amico rifletteva su come, per lui, i suoi quadri fossero del tutto privi di sostanza, si limitassero semplicemente a una tecnica ripetuta, e non comunicassero nulla.
Mi sono detta allora: perché non dedicare il primo post di dicembre ai pittori e a quel buon pezzo della mia vita speso tra il Liceo d'Arte e l' Accademia di Belle Arti?
Ed eccoci qua. 


 
Veri fuoriclasse
 Comincio con Ricordi via Roma, il che equivale a dire comincio con Amedeo Modigliani. Le sue donne dal viso affusolato le avrete viste di certo. Modigliani fu pittore e uomo tormentato, nel corpo e “nello spirito”, come si dice, da giovane e da adulto. Sprofondò senza remore nell’alcool, portando a scelte estreme anche chi gli viveva accanto. L’autrice, una storica dell’arte, ce lo racconta questo pittore tribolante, cercando di ripulirlo dalle tante leggende che gli crebbero intorno.
Usciamo dall’Italia e andiamo in Olanda, allontaniamoci dalla contemporaneità e finiamo nel ‘600. Il nome Max Kozloff nel nostro Paese dice poco, a chi non è addetto ai lavori, in realtà è uno dei più importanti critici dell’arte del mondo. Se vi dice poco anche il nome Vermeer, vi dirà di certo molto Ragazza con l’orecchino di perla. Kozloff, in La luce di Vermeer, parla del pittore chiedendosi: perché quelle figure umane che lui ha dipinto sono diventate icone? Cioè, perché hanno resistito al tempo e, a qualsiasi cultura si appartenga, smuovono una nostra parte interiore, nel momento in cui le guardiamo?


Ora spostiamoci proprio oltre Oceano, torniamo ai tempi nostri, e parliamo di Keith Haring. C’è una parola da introdurre: graffitismo, perché è soprattutto per questa pratica che è conosciuto: dalle metropolitane di New York, al Muro di Berlino, alla chiesa di Sant’Antonio Abate a Pisa. Giovane travagliato anche lui, si ammalò di Aids, e ci lasciò a soli 31 anni. Ma il suo stile unico fece in tempo a imprimersi solidamente. Il mese scorso, in libreria, sono arrivati i suoi Diari.



Ora fingiamo
Infine, un po’ di finzione. Letterariamente parlando. Prendiamo ¡Viva la Vida! di Pino Cacucci. È un’opera di finzione, sì, ma si presenta come testimonianza autobiografica diretta di una delle più note pittrici del secolo scorso: Frida Kahlo. Cacucci ha vissuto seriamente il Messico, e ha avuto modo di conoscere il culto che là ne hanno fatto. In questo monologo pronunciato agli estremi della vita, costruisce una Kahlo che ricorda tutto ciò che più l’ha forgiata e l’ha fatta diventare la pittrice che è stata: l’incidente a 18 anni e il conseguente rapporto violento col proprio corpo, la politica, l’amore sofferto per Diego Rivera, col quale si sposò, poi divorziò, poi si risposò.



Ultimo, un romanzo vero e proprio. Si chiama Nel museo di Reims, l’ha scritto Daniele Del Giudice. Al centro un uomo che sta perdendo ciò che la pittura chiama in causa in primis: la vista. Nel tempo rimastogli per vedere, vorrebbe fissare in mente i più grandi capolavori pittorici di tutti i tempi. È per questo che va al museo di Reims, è per questo che chiede a una donna di descrivergli i quadri. Aggiungiamo un’ossessione, che ha il nome di un dipinto: La morte di Marat di Jacques-Louis David.