mercoledì 5 febbraio 2014

La Colpa. Recensioni di Febbraio..


Lei e lui, sposati.
 Lui di lei però ne ha un’altra, la prima lei lo sa benissimo. 
Non ne dà traccia, non ne fa segno. Per chi la conosce è la solita donna intelligente, col marito forma una coppia invidiabile. 
Lei sa, però, dicevo. Non fa nulla per un po’, sta zitta 
e non agisce.
Finché, un giorno, il cambiamento: si dà l’occasione di ricambiare un uomo che l’aggrada e che dimostra da tanto di gradire lei. Insomma succede: la tradita che era rimasta a guardare si ricorda che può smettere di guardare e basta. E non le dispiace affatto.
Il perché ce lo dice Fitzgerald, in
Tenera è la notte (* che non è semplicemente un libro sull’adulterio, ma sul progressivo disfacimento di un uomo magistralmente condotto dallo scrittore):
“Vagò per la casa abbastanza soddisfatta, contenta del risultato. Era colpevole, e questa era una soddisfazione; non era più a lato del gioco”.

Andiamo con cinque libri colpevoli.


Non è mia
Innanzitutto, m’adeguo e dico: è colpa tua. M’adeguo a che? Mattia Torre ha scritto In mezzo al mare, che è un libro particolare, fatto di 5 atti comici, ognuno su un vizio condiviso in Italia. C’è quello della Gola, e c’è appunto pure quello di dire che è Colpa di un altro. Poi c’è chi è colpevole ma viene assolto e ciò provoca conseguenze nefaste all’interno, ma di successo all’esterno.
In tema di colpe degli altri, le colpe dei padri. S’accasciano davvero sui figli, e davvero non ci si può liberare manco morti? Se l’è chiesto Edward St Aubyn, e ha risposto coi Melrose, che è una serie che segue Patrick Melrose, alterego dello scrittore per sua stessa ammissione, nella depravazione, nell’odio e nella cattiveria. Ma è cattivo davvero? E lo sono gli altri spietati da cui è circondato? Aubyn dice di no, che spesso non è cattiveria. È confusione.


Se ti chiedessi qual è per te la colpa più grave, che mi diresti? A me verrebbe in mente, tra tutte, toglier la vita a un altro. C’è chi se n’è macchiato, ha espiato in prigione, ne è uscito, ha tutti i buoni propositi di stare in pace quando incontra La vedova Couderc sulla corriera, ma no, Simenon gli dice che non può, che deve ricadere nella tentazione della colpa maggiore, e stramazzare quasi al suolo per la tensione che la tentazione gli crea.


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Colpevoli innocenti
Vicky Rai è un colpevole giudicato innocente. Ma un altro tipo di giustizia dice la sua, quando un proiettile lo uccide. Ora chi è il colpevole? Di sospetti se ne avanzano sei. Swarup, autore delle Dodici domande, da cui The Millionaire, mette in scena un puzzle di corruzione che, ci tiene a dire, “non è un saggio sulla corruzione in India, è un romanzo”. La grettezza resa la troviamo ovunque.
Infine un innocente giudicato colpevole. Non in tribunale, ma dalla società. Se n’è occupato José Emilio Pacheco, a cui si riconosce d’esser stato uno dei più grandi poeti del secolo passato. Le battaglie nel deserto è un romanzo, su un giovane uomo che non resiste, e si lascia andare a ciò che per tutti gli altri è una colpa seria. Lui non se n’avvede però, con comici effetti, e interrogatori da confessori di fronte ai quali il povero giovane uomo rimane basito.

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